Un Codice delle Famiglie Rivoluzionario

Negli ultimi mesi, mentre la Corte Suprema degli USA era occupata ad abolire il diritto all’aborto, a Cuba – a soli 100km circa dalla costa americana, si stava iniziando a discutere il progetto di legge sul nuovo Codice delle Famiglie, già previsto dalla XI disposizione transitoria della nuova Costituzione del 2019, che fu approvata a larghissima maggioranza tramite referendum.

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Fa riflettere molto il fatto che mentre qui in Italia si sono svolte le elezioni politiche, dove ha vinto la coalizione di ‘centrodestra’, se possiamo chiamarla così (secondo me no), composta da partiti che da anni portano avanti una guerra contro la cosiddetta ‘ideologia gender’, a Cuba, nella stessa esatta data, è stata approvata una legge per tutelare tutte le identità di genere. Al referendum cubano ha vinto nettamente il Sì, con il 66,9% dei voti e un’affluenza del 74%.

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La scelta del plurale, Famiglie invece di Famiglia, non è un caso: l’obbiettivo di questo nuovo Codice è quello di scardinare il modello ‘tradizionale’ della famiglia, abolendo il vecchio Codice della Famiglia (al singolare) del 1975, e permettere a famiglie di qualsiasi tipo di essere riconosciute dalla legge come tali e quindi di essere tutelate.

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Il testo provvisorio del Codice è stato redatto dal Parlamento cubano e pubblicato a dicembre per poi essere emendato periodicamente, ed è stato sottoposto al popolo cubano da febbraio a fine aprile, che lo ha discusso in circa 80.000 assemblee popolari svoltesi apposta in questo periodo. La consultazione popolare diretta ha coinvolto più di 6 milioni di cubani, raccogliendo più di 400.000 proposte. Il governo ha persino allestito un programma televisivo settimanale, ‘Familias’, per promuovere il progetto e sollecitare altro feedback dal popolo. Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha detto che questo Codice “[…] sarà una legge necessaria, degna e costruita dai cubani”, e queste consultazioni di massa, mai viste in un paese capitalista, ne sono la prova concreta.

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Il nuovo progetto di legge tratta tantissimi temi – proveremo a trattarli in ordine, seguendone il testo. (consultabile QUI in spagnolo): https://salud.msp.gob.cu/wp-content/uploads/2022/03/PROYECTO_DE_LEY_CODIGO_DE_LAS_FAMILIAS.pdf

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Per prima cosa, gli artt. 1, 2 e 3 indicano che il testo si debba applicare a tutte le famiglie, a prescindere dalla loro forma (I parenti di fatto e i legami affettivi stabili vengono equiparati legalmente ai parenti biologici), ed elenca una serie di principi cardine su cui si devono fondare le famiglie: solidarietà, interessi dei figli, responsabilità – e prima fra tutti la dignità.

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L’articolo 4 elenca i diritti delle persone che fanno parte di una famiglia: la piena uguaglianza fra uomini e donne, l’equa ripartizione del lavoro, domestico e non, la piena autonomia delle donne nel prendere decisioni sul loro corpo, la crescita felice e libera dei bambini, una vita familiare libera da violenze e discriminazioni.

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L’articolo 5 abolisce la patria potestà e la rimpiazza con la responsabilità parentale – per scardinare il vecchio concetto di ‘possesso’ dei figli collegato alla suddetta, e rimpiazzarlo con un nuovo concetto di responsabilità verso i figli, e garantire lo sviluppo libero della loro personalità.

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L’art. 13 identifica la violenza e la discriminazione nell’ambito familiare come conseguenze di disuguaglianze gerarchiche all’interno della famiglia, che vengono poi affrontate nel resto del Codice. Per esempio, l’art. 132, sulla responsabilità parentale, garantisce ai figli l’assistenza dei loro genitori per tutto il loro periodo di formazione, e dispone il loro diritto a un ambiente sicuro in cui crescere (incluso quello digitale), e gli artt. 211, 215 e 223 stabiliscono la responsabilità di ogni membro della famiglia di contribuire ad essa e al benessere dei figli in proporzione alle proprie capacità economiche, per una ripartizione equa del lavoro.

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L’art. 17 definisce le fonti dei legami parentali: la filiazione, il matrimonio, la consanguineità e i legami affettivi di fatto. Il matrimonio inoltre viene definito dall’art. 197 come l’unione volontaria fra due persone, basata sull’amore e il rispetto reciproco. Gli artt. 48-57 trattano la filiazione, e stabiliscono la piena uguaglianza fra tutte le sue forme, permettendo la maternità surrogata, equiparando i figli adottivi a quelli biologici, e permettendo ai figli di avere più di 2 genitori.

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L’art. 156 garantisce ai nonni e ad altri parenti anziani o distanti il diritto di rimanere in contatto coi propri familiari, e quindi di ricevere sostentamento e aiuti nel caso ne abbiano bisogno.

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Quali conclusioni possiamo trarre, come comunisti? Chiaramente, c’è una differenza di metodo abissale fra l’elaborazione delle leggi nei paesi socialisti e capitalisti, e questa ne è un esempio lampante – se anche a Cuba ci sono forze reazionarie contrarie al progetto, fra cui la Chiesa cattolica cubana, il governo ha consultato direttamente il popolo e ha appoggiato attivamente la raccolta di opinioni e proposte sul nuovo Codice (Del resto, questo stesso metodo fu utilizzato anche per scrivere e approvare la Costituzione del 2019).

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La capillarità della democrazia socialista, modello di cui Cuba è forse il miglior esempio odierno, permette di coinvolgere tutti i settori della società nel processo decisionale, dando voce a tutti, senza fare discriminazioni, e partendo dai livelli più bassi – assemblee, vicinati, quartieri, famiglie – per raccogliere le opinioni di fasce molto ampie della popolazione e inoltrarle man mano agli organi di livello superiore per essere elaborate, fino al Parlamento. Questo aiuta molto il governo a creare leggi che non vanno solo a stabilire l’uguaglianza formale fra le persone, ma quella reale, ovvero economica e sociale.

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Qui in Italia, il Parlamento – senza accogliere nessun feedback diretto dal popolo, che chiedeva a gran voce l’approvazione del DDL Zan, ha stilato quasi mille emendamenti in totale, di cui una buona parte fu proposta dalla destra per temporeggiare o affossare la legge, e alla fine il DDL fu scartato, nonostante fosse già una proposta di legge molto, molto più moderata di quella che è appena stata approvata a Cuba.

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Questo Codice è l’ultimo sviluppo d’avanguardia nella lotta al patriarcato e al tradizionalismo reazionario a Cuba – frutto del lavoro di un movimento che esiste ormai da decenni e che sta accumulando sempre più consensi, guadagnando anche il supporto del governo stesso, e rappresenta un modello rivoluzionario da seguire in tutto il mondo.